Il carrubbo esisteva  come albero spontaneo nella terra del bacino orientale del Mediterraneo ,la sua coltivazione ebbe inizio soltanto al tempo dei Greci che la estesero in Sicilia.

Ma furono gli Arabi nei tempi medioevali che intensificarono la coltivazione e  diffusero il carrubo  in tutto il bacino del Mediterraneo fino in Marocco e in Spagna.
Altre fonti sostengono che l’originaria diffusione del carrubo in Sicilia sarebbe dovuta ai Fenici , che della Sicilia furono i colonizzatori più antichi e provenivano dal Libano, territorio in cui il carrubo può considerarsi originario.
Questa pianta per le sue proprietà e caratteristiche fu sicuramente uno degli alberi da frutto più apprezzati dai Fenici e dai Cartaginesi.
Il frutto non si presenta molto invitante nell’aspetto ma una volta assaggiato si assapora un sapore dolciastro inaspettato, ma attenzione ai noccioli- quelli non si mangiano.Nell’area mediterranea l’uso delle carrubbe è rivolto specialmente all’alimentazione degli animali (in particolar modo ai cavalli)
L’utilizzo della Ceratonia siliqua detta comunemente Carruba nell’area mediterranea e Geratola in Lombardia , nelle zone tra le provincie bresciane e mantovane; in Siclianel territorio Ibleo
 avviene nella preparazione di dolci,  sotto forma di preparato simile alla farina.
In questi luoghi è possibile trovare anche gelati artigianali al gusto di carruba, caramelle di carruba che vengono cotte in zucchero e sciroppo di carrubbe , ma anche nella distillazione di alcol etilico ,marmellate.
Le zone di maggiore produzione sono Modica, Ragusa, Scicli, Comiso, Noto e Avola.
Qualche uso di come si possa usare il carrubbo:
ad es.  Con la polpa delle carrubbe si prepara uan bevanda simile al thè, il decotto  (in passato, era uno dei rimedi più usati per curare il raffreddore, l’influenza e la tosse. Dal sapore molto gradevole ed era utile sia per i bambini che per gli adulti.)
Altro es., Con le carrubbe arrostite , anticamente,si faceva una specie di caffè (come l’orzo)