BREVE STORIA della Gastronomia in Sicilia ..
i nostri sono tempi nei quali si riscopre, si valorizza, si esalta l’identità culturale e anche attraverso l’alimentazione , in particolar modo in cucina … ,
infatti attraverso la cucina , termine col quale usiamo indicare l’arte , la tecnica della preparazione dei cibi : quella che fin dai tempi dell’antica Grecia fu chiamata ” gastronomia” . La cucina ,con le sue materie prime , i suoi metodi di lavorazione ed i suoi risultati è fatta di memorie , è documento di identità culturale.
C’è chi sostiene che questo interesse nei confronti della gastronomia sia sintomo di un recupero di valori culturali e civili di un popolo , certi piatti e certi sapori ci riportano indietro nella vita e nella nostra fanciullezza e ciò dimostra l’importanza che la gastronomia ha assunto :tanto che la si può definire un fenomeno sociale . Tendenza dimostrata anche dal fatto che diverse università hanno inserito nei piani di studio la materia ” Scienza dell’alimentazione ” .
La gastronomia siciliana vanta tradizioni antichissime . le notizie più lontane arrivano dallo storico greco Tucidide , autore di una storia della Sicilia che si ferma al 425 a.C.
Già nel IV sec. a.C. abbiamo una delle più significative testimonianze sugli usi e costumi dei siciliani , quella del filosofo Platone il quale, in alcuni suoi scritti , critica i siracusani per le loro abitudini gastronomiche “usavano sedersi a tavola più volte al giorno ” . Segno che la Sicilia , già a quel tempo vantava in materia tradizioni abbastanza consolidate .
La Sicilia nell’antichità era fertilissima ,a causa delle sue caratteristiche geologiche e del suo clima .
Il geografo greco Strabone vanta la bontà di questa terra ricca di grano ,vino , olive e frutta , oltre che di foreste (querce,castagni,pini, abeti). I corsi d’acqua numerosi assicuravano il fabbisogno idrico.A ciò si aggiunge la deliziosa selvaggina e l’abbondanza di pesci e possiamo capire quanto ricca fosse la cucina siciliana .
Archestrato di Siracusa ,poeta greco del secolo IV a.C. scrive in ” Hedypatheia” (“Piacevolezze”):
” La costa di Tindari nutre i tonni migliori e ottimi sono anche quelli di Ippona. Prendi un pezzo di tonno, taglialo a fette e arrostiscilo, insaporiscilo con salse e ungilo con olio.Fallo marinare in una salsa piccante (forse il salmorigano); se vorrai mangiarlo senza salsa sarà cibo eccellente da far venire l’acquolina in bocca anche agli Dei ” .

La cucina siciliana ,con i costumi,l’architettura e persino la lingua dialettale è anche il portato delle influenze delle varie dominazioni succedutesi nei diversi secoli nell’isola . Si comprende dunque che la gastronomia è un’entità storico-antropologica che non merita di essere ignorata o tenuta in poca considerazione .